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Vulcano Solfatara
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Vulcano Solfatara
La Solfatara è l’unico vulcano attivo dei Campi Flegrei, considerato dagli scienziati un laboratorio naturale di geologia per le sue manifestazioni vulcaniche secondarie come le fumarole e le pozze di fango bollente. I Greci lo definirono la dimora di Efesto, Hephaistou Agorà, il dio del fuoco che aveva la sua fucina sotto i vulcani, e i Romani Forum Vulcani. Nel 305 d.C. fu teatro del martirio di alcuni cristiani tra cui San Gennaro e San Procolo, oggi rispettivamente patroni di Napoli e di Pozzuoli.
Le proprietà curative delle sue acque sulfuree, delle stufe e dei fanghi furono utilizzate in epoca medievale nei diversi bagni termali che sorgevano nella zona. Sempre in epoca medioevale si intensificò l’attività estrattiva di vari minerali, tra i quali l’allume, il caolino e lo zolfo.
Meta obbligatoria dei viaggiatori del Grand Tour che chiamavano la Solfatara Le petit Vèsuve, il vulcano è da sempre una delle mete più affascinanti del territorio flegreo.
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La Solfatara è l’unico vulcano attivo dei Campi Flegrei, considerato dagli scienziati un laboratorio naturale di geologia per le sue manifestazioni vulcaniche secondarie come le fumarole e le pozze di fango bollente. I Greci lo definirono la dimora di Efesto, Hephaistou Agorà, il dio del fuoco che aveva la sua fucina sotto i vulcani, e i Romani Forum Vulcani. Nel 305 d.C. fu teatro del martirio di alcuni cristiani tra cui San Gennaro e San Procolo, oggi rispettivamente patroni di Napoli e di Pozzuoli.
Le proprietà curative delle sue acque sulfuree, delle stufe e dei fanghi furono utilizzate in epoca medievale nei diversi bagni termali che sorgevano nella zona. Sempre in epoca medioevale si intensificò l’attività estrattiva di vari minerali, tra i quali l’allume, il caolino e lo zolfo.
Meta obbligatoria dei viaggiatori del Grand Tour che chiamavano la Solfatara Le petit Vèsuve, il vulcano è da sempre una delle mete più affascinanti del territorio flegreo.
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